Note dell'editore Il 1929, passato alla storia come l'anno del crollo di Wall Street che segnò l'inizio della Grande Depressione, è un anno fondamentale anche per la letteratura americana. Escono infatti Addio alle armi di Hemingway e L'urlo e il furore di Faulkner, una coincidenza che avvicina i libri, diversissimi tra loro, di due amici. Faulkner dà voce barocca a tutte le ossessioni e i fanatismi di quel Sud di cui pativa l'interminabile decadenza, incominciata con la sconfitta nella guerra civile. La mitica contea di Oxford diventa il teatro di un insanabile conflitto tra bianchi e neri, bene e male, passato e presente. Il romanzo è un complesso poema sinfonico in 4 tempi, che scandiscono le sventure di una famiglia del profondo Sud.
Commenti personali Illeggibile. Una imitazione non riuscita di Joice. I personaggi sono estremamente confusi e è difficile anche capire la loro età e i loro rapporti. Il continuo dialogo diretto è puoi un ulteriore fastidio per la lettura con la continua ripetizione di "disse", "ha detto" ecc.
da leggere
Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere.
(Louis Sepulveda)