Note dell'editore L'uomo senza qualità, il romanzo al quale Musil lavorò per gran parte della vita, è un'insuperabile rappresentazione delle grandi crisi del Novecento. Nella Vienna alle soglie del primo conflitto mondiale, il protagonista Ulrich, per una sorta di malattia dell'anima o del carattere, non sa né vuole dare corpo e forma alle proprie inclinazioni. Preda di un'intelligenza affascinata dall'esattezza scientifica e dall'infinita indeterminatezza del reale, Ulrich si presta con lucida ironia a quell'infinito gioco di simulazioni che Musil orchestra con vertiginosa intelligenza. La presente edizione dell'Uomo senza qualità seleziona sulla scorta dell'ultima edizione critica tedesca a cura di Adolf Frisé (1978) una vastissima mole di materiali inediti, chiarendo le linee di sviluppo della complessa architettura del progetto musiliano.
Commenti personali Difficile perché manca una storia, ma interessante se si riesce a continuare nella lettura.
Il nuovo mondo di raccontare o meglio di usare le parole per non dire nulla.
Si analizzano i sentimenti, ma al primo approccio lascia sconcertati la mancanza di una trama, ma dopo un po' si gusta la dissezione minuziosa degli animi. Vorrei dire che i personaggi non sono caratterizzati, ma si giunge al carattere attraverso l'analisi dei sentimenti. È dunque molto più difficile conoscere i personaggi e si rischia di perderne qualcuno.
da leggere
Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere.
(Louis Sepulveda)